Pareggio di bilancio in Costituzione, è legge.
20:09 17 APR 2012
(AGI) - Roma, 17 apr. - Entra nella Costituzione il pareggio di
bilancio: il ddl, gia' approvato in prima deliberazione dai due rami del
Parlamento e in seconda deliberazione dalla Camera, ha ottenuto oggi il
via libera definitivo a Palazzo Madama nel quarto e ultimo passaggio
parlamentare.
E' stato approvato con il quorum dei due terzi
degli aventi diritto (era 214 su 321, i si' sono stati 235) e questo
impedisce il ricorso al referendum confermativo.
Il nuovo
articolo 81 della Costituzione afferma che "lo Stato assicura
l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo
conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il
ricorso all'indebitamento - si legge nella riformulazione dell'articolo
81 - e' consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo
economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza
assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi
eccezionali" tra cui sono incluse "gravi recessioni economiche, crisi
finanziarie, gravi calamita' naturali'".
La riforma sancisce
pure (all'articolo 97 della Carta) che "le pubbliche amministrazioni in
coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio
dei bilanci e la sostenibilita' dl debito pubblico".
Inoltre,
l'articolo 119 stabilisce che Comuni, Province, le citta' metropolitane e
le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa "nel
rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci e concorrono ad assicurare
l'osservanza dei vincoli economici e finanziari dovuti all'ordinamento
dell'Unione europea".
Per il Fondo monetario, tuttavia, si allontana il raggiungimento del pareggio di bilancio per l'Italia.
Il Fiscal Monitor prevede al 2,4% il rapporto deficit/Pil per quest'anno e in discesa all'1,5% per il 2013.
L'indebitamento si manterrebbe pressoche' stabile negli anni
successivi, collocandosi all'1,6% nel 2014, all'1,5% nel 2015, all'1,3%
nel 2016 e all'1,1% nel 2007.
In netto miglioramento e' invece
atteso l'avanzo primario che dal 3% del 2012 salirebbe al 4% nel 2013,
al 4,1% nel 2014, al 4,4% nel 2015, al 4,8% nel 2016 e al 5,1% nel 2017.
I benefici si farebbero sentire sul debito che in rapporto al
Pil e' previsto in progressiva discesa nel periodo: al 123,4% nel 2012,
al 123,8% nel 2013, al 123,4% nel 2014, al 122,3% nel 2015, al 120,7%
nel 2016 e al 118,9% nel 2017.
Il Governo conferma comunque il pareggio di bilancio entro i tempi che aveva prefissato.
Nella bozza del Documento di economia e finanza (Def) che andra'
all'esame del Consiglio dei ministri di domani, le stime indicano che il
rapporto deficit/Pil si attestera' all'1,7% quest'anno per arrivare
allo 0,5%, quindi vicino al pareggio, nel 2013 (le precedenti stime
indicavano 1,6%).
Il Pil calera' quest'anno dell'1,2% per poi tornare a crescere nel 2013 quando segnera' un incremento dello 0,5%. (AGI) .
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201204172009-ipp-rt10258-pareggio_di_bilancio_in_costituzione_e_legge
Bene...dopo questo ulteriore oltraggio all'intelligenza ,adesso, inizia il 'bello'.
Lucia
Qui il pdf del testo approvato
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00647793.pdf
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